SEI UN RISPARMIATORE O UN INVESTITORE
I risparmiatori italiani continuano a navigare in una mare di liquidità.
Gli ultimi dati di Bankitalia evidenziano uno stock di quasi 1.400 miliardi di euro tra conti correnti, depositi e biglietti.
Dal 2008, data simbolo della grande crisi, la massa di liquidità è aumentata di circa 300 miliardi.
Il trend è stato in costante crescita anche negli ultimi anni nonostante il clima sui mercati finanziari sia stato sicuramente
più accomodante.
Il fattore distintivo dell’ultimo decennio è stato il massiccio intervento delle banche centrali con i tassi spinti a zero.
Questo ha determinato rendimenti nulli anche per i conti correnti.
Oggi nell’area Euro il tasso di riferimento BCE resta ancorato a zero.
L’assenza di alternative remunerative a rischio zero spinge i risparmiatori a tenere i soldi sul conto la cui gestione costa,
secondo l’ultima indagine di Banca d’Italia, in media 79 euro annui per quelli tradizionali e 15 euro per quelli online.
Un fattore che spinge a detenere l’elevata liquidità sui conti correnti è la scarsa conoscenza presso il pubblico di
prodotti alternativi;
si lasciano i soldi sul conto senza ponderare i costi occulti, dall’inflazione ai mancati guadagni con altre strategie più efficienti,
senza escludere la possibile applicazione di patrimoniali volute dall’attuale governo e che impatteranno sui conti degli italiani in modo massiccio.
Evitiamo quindi di risparmiare senza un fine specifico; cominciamo ad essere investitori e daremo sicuramente luce a tutti i nostri
risparmi per noi e per i nostri posteri.